martedì 19 marzo 2013

45 motivi per amare la Sardegna secondo Beppe Severgnini

http://www.beppesevergnini.com/2012/04/02/45-buoni-motivi-per-amare-la-sardegna/

Questi sono 45 motivi per amare la Sardegna secondo Beppe Severgnini

1) C’è il mare di mezzo. La gente non ci finisce per caso, ma ci va per scelta.
2) Il colore dell’acqua. Non ci sono Caraibi che tengano.
3) La sabbia non è polvere. Si infila nelle orecchie, ma poi esce.
4) Il cisto profuma di Sardegna, o la Sardegna profuma di cisto. Ancora non ho capito, ma non è importante.
5) Le danze tradizionali. Dopo tre “filu e ferru”, ballano anche i milanesi.
6) Gli occhi delle donne. Guardateli, e capirete perché in Sardegna comandano loro.
7) I malloreddos hanno un nome simpatico. 8) Le pecore hanno un’aria filosofica.
9) Cagliaritani e sassaresi sono così impegnati a litigare tra loro che non hanno tempo per noi continentali.
10) La salsiccia sarda è un salume sexy.
11) Le seadas col miele sono una droga consentita.
12) Il ginepro è la versione botanica (e contorta) dei nuraghi: roba solida, che dura.
13) Hanno distrutto la deliziosa piazza sabuada, ma non sono ancora riusciti a rovinare Santa Teresa di Gallura.
14) Sempre a Santa Teresa. Scendo a Rena Bianca (passione di mio figlio), mi sdraio e guardo la Corsica che mostra i denti. Magnifico.
15) I cafoni stanno (quasi) tutti in Costa Smeralda.
16) Ai miei amici sardi non piacciono i corbezzoli. Così li mangio io.
17) La gente pensa prima di parlare.
18) Alcune zone della Sardegna hanno subito una regressione turistica, fenomeno raro in questo emisfero. Prendiamo Rena Majore, nel nord-est, dove ho casa. Nel 1972 c’era la piscina, un trenino che portava al mare, bar e ristorante sulla spiaggia. Nel 2002, nulla di tutto questo.
19) Niente commissario Montalbano. Ma di Sardegna hanno scritto Salvatore Satta, Carlo Levi e D.H. Lawrence.
20) L’accento si può imitare. Basta allenarsi con amici sardi spiritosi.
21) L’uso del gerundio è affascinante (“Scherzando stai?”).
22) Certe calette sembrano il salvaschermo del computer.
23) Il vento rende nervosi molti turisti, che non ritornano. Meglio. Così si sta più larghi.
24) In un posto circondato dal mare (e che mare!) sono specializzati nella cucina di carne.
25) “Quando il traghetto, al termine della notte, si avvicinava alla Sardegna, alzavamo il naso per sentire il profumo. L’importante era non farsi notare. A diciotto anni sono ammesse battute e parolacce; non la poesia dell’alba sul mare” (romantici ricordi del sottoscritto, da “Italiani si diventa”, Rizzoli 1998).
26) Forse nel 2222 termineranno i lavori stradali intorno al porto di Olbia. I miei pronipoti saranno contenti.
27) La Sardegna piaceva a Montanelli e a De Andrè.
28) Bortolo Severgnini (classe 1869, fratello di mio nonno Giuseppe) venne mandato a Tempio Pausania, giovane procuratore del Re. Altri tempi, altre zanzare.
29) Chi dice che i sardi sono piccoli? Sono concisi.
30) Le doppie hanno un crepitio simpatico: ascoltate Francesco Cossiga. Anche quando non sono d’accordo su quello che dice, mi piace come lo dice.
31) Vicino alla magnifica isola grande, ci sono splendide isole piccole (Maddalena, Caprera, San Pietro).
32) Alghero profuma di Spagna, Cagliari di sud, Oristano di sole e Castelsardo di vento.
33) Vermentino freddo e mirto gelato sono l’equivalente della salsa barbeque negli Stati Uniti: potenti evocatori d’estate.
34) I porcellini sono belli, ma soprattutto buoni. Uno assaggia e ringrazia il cielo di non essere vegetariano.
35) Spiaggia del Poetto a Cagliari. La ricordo urbana e decente, e avevano anche i gelati al biscotto.
36) Capo Testa scolpito dal vento. Suona banale, ma è tutto vero.
37) Le donne sarde hanno cominciato a vestirsi in nero molto prima delle PR della moda a Milano.
38) Quando li chiami al telefono, i sardi ricordano sempre chi sei.
39) Il BAM (burino acquatico motorizzato) è abbastanza raro. In mare càpita di sentire il rumore delle onde.
40) Il sughero è più simpatico della plastica.
41) Cala Capra, vicino Palau. Una piscina della Florida senza gli svantaggi della Florida.
42) La lunga spiaggia a est di Vignola. Se ci portano le auto e gli ombrelloni, mi rivolgo alle Nazioni Unite
43) Le piante piegate dal maestrale. Sembrano appena uscite dal parrucchiere.
44) C’è sempre una spiaggia vuota, anche in agosto. Magari all’alba: ma c’è.
45) L’estate non è un brodino tiepido californiano. L’estate sarda comincia (giugno), continua (luglio), si interroga (agosto), si stanca e se ne va (settembre). Come dire: buone vacanze, ci vediamo là.
 

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