venerdì 1 marzo 2013

Qualità della vita...

cittadina, scorcio

La Top 10 di Yes.life della qualità della vita in Italia: ecco i paesi dove piantare bandiera!

Dove si vive meglio? quante volte ci siamo posti questa domanda, pensando a dove vorremmo vivere in Italia, a un posto per studiare, trasferirci, vivere bene... Innanzitutto dovremmo considerare che Il Prodotto interno lordo non è più considerato un indicatore fedele della qualità della vita, e che è stato sostituito da altri indicatori che valutano le opportunità di impiego per i cittadini, l'efficienza dei servizi sanitari, i servizi offerti dal comune per il tempo libero, la sicurezza e l'ordine pubblico, la soddisfazione personale e la partecipazione civile.
Ma in Italia si vive bene? E dove si vive meglio? Yes.life ha voluto stilare per voi una personale classifica su i 10 comuni dove si vive meglio in Italia tenendo in considerazione anche il rispetto per l'ambiente e per il territorio scoprendo anche nei piccoli borghi quella tranquillità e felicità che spesso nelle affollate città viene a mancare. Non ci resta che preparare le valige e iniziare questo tour nell'Italia della qualità della vita e del vivere serenamente!

Dove si vive meglio: qualità della vita in Nord Italia

1. Aosta: storia, fiaba, arte, architettura, castelli che si innalzano all'orizzonte circondati da montagne uniche, borghi disseminati fra le valli, antichi mestieri.. come si fà a non vivere bene in un luogo così? Il tempo sembra fermarsi fra funiculari e sentieri immersi in paesaggi incontaminati che vantano una storia millenaria, senza pensieri e stress cittadino.
Aosta oggi può essere considerata un esempio fra i più rappresentativi delle qualità positive tradizionalmente correlate alla "provincia" italiana: piccole dimensioni, benessere diffuso, servizi vicini al cittadino, integrazione, tranquillità.
Per l'estate una bella novità: il Comune di Aosta e l'assessorato al turismo, hanno messo a punto il ‘
Guidabus', un pulmino che proporrà ai visitatori del capoluogo una serie di escursioni nei luoghi significativi della regione per tutta la stagione estiva, fino a metà settembre, con la messa in pratica di una reale mobilità sostenibile e attenta all'ambiente.
 
2. Monteveglio (BO): è il primo comune d'Italia a seguire il movimento internazionale Transizione, un esperimento sociale nato circa cinque anni fa in Inghilterra, nel Devon, che punta alla riduzione dei consumi energetici, e conta quasi 300 città in tutto il mondo. Questo piccolo paese che conta 5280 abitanti è pronto per la sperimentazione di un nuovo modello di convivenza civile: orti sinergici nelle case e nelle scuole, giornate della semina, gruppi d’acquisto di pannelli fotovoltaici per privati e aziende. Le case vengono ristrutturate secondo i parametri ecosostenibili dell'edilizia: tetto ventilato, sughero, pavimento riscaldato, caldaia a legna. Nel paese della Transizione si riscopre quel senso di comunità, collaborazione e condivisione che nelle città è sostanzialmente scomparso, qui c'è un continuo scambio di esperienze e tradizioni ormai perdute. La giovane giunta comunale (l'età media è 35 anni) si vuole convertire alle nuove tecnologie pulite sia per gli enti pubblici che per il privato, ridurre i consumi, istituire progetti di educazione e orti comunitari.
 
3. Alba (CN): lo dicono gli abitanti e lo confermano le ricerche, ad Alba si vive bene! L’aria è pulita e il benessere economico è tangibile. La capitale delle Langhe si trova lungo la strada Romantica di Langa, articolata con i suoi 100 chilometri di sentieri e percorsi per scoprire questa terra affascinante. Un territorio che custodisce tradizioni antiche, leggende mitologiche e vigneti che producono vini esposrtati in tutto il mondo.

Dove si vive meglio: qualità della vita in Centro Italia

3. Siena: Oltre all'indiscusso patrimonio storico-artistico e paesaggistico che il territorio senese offre, questo caratteristico capoluogo di provincia toscano punta sulla ricerca scientifica con Sienabiotech, azienda d'innovazione biotecnologica che oggi dà lavoro a più di 100 ricercatori ed è uno dei volani del Parco scientifico; inoltre a Siena autobus e macchine spazzatrici sono alimentate con biocombustibile a olio di girasole limitando così l'impatto ambientale: l’impiego di carburante bio in sostituzione del diesel consente di ridurre del 50 per cento l’emissione di anidride carbonica.
 
4. Corchiano (VT): l'avevamo già scoperto qualche settimana, Corchiano è un comune virtuoso, in tutti i sensi! Qui i vigili hanno l’ordine di girare in bicicletta per inquinare meno, gli agenti di polizia locale invece svolgono il servizio di sicurezza garantendo il controllo delle aree verdi e protette della zona, nel pieno rispetto delle norme previste nel regolamento di gestione dei Monumenti naturali di Pian Sant'Angelo e delle Forre.
Il primo, un'area di 262 ettari gestita dal Wwf, racchiude corsi d'acqua, aree agricole e boschive, resti di un acquedotto falisco romano e diverse tombe rupestri a camera. Il secondo, quello comunale delle Forre, è rappresentato dal tipico paesaggio tufaceo e solcato dalle acque del Rio Fratta, un affluente del Tevere costituendo per le sue caratteristiche un habitat unico al mondo per quanto riguarda la biodiversità.
Gli scuolabus sono alimentati dal
biodiesel derivato dall’olio di frittura. Tante le iniziative comunali rivolte ai più piccoli per educarli e tramandare loro le buone pratiche del vivere con gli altri e nel rispetto dell'ambiente istituendo il Consiglio comunale dei ragazzi. E tante altre rivolte ai più grandi come la compostiera comune dove ogni cittadino può portare scarti alimentari che nel giro di qualche mese si trasformeranno in ottimo fertilizzante per gli orti urbani del paese, la fontana pubblica che eroga l’acqua del sindaco, la comunità ha eliminato l’uso (e il trasporto) di circa 200.000 bottigliette da mezzo litro in PET.
 
5. Macerata: Si colloca al 12 posto nella classifica nazionale e seconda fra le province del centro italia. Il merito è sicuramente della comunità marchigiana che ogni giorno si impegna nel lavoro, nell’imprenditoria, è una città universitaria , nel sociale, nell’amministrazione pubblica per far si che questa provincia sia un’area capace di offrire punte di vera eccellenza ed opportunità in tutti i settori, al pari delle grandi aree del nord. Macerata è una città a misura d'uomo, la vita scorre piacevolmente, senza il caos delle grandi città.

Dove si vive meglio: qualità della vita in Sud Italia

6. Matera: svetta nelle classifiche nazionali per il primato nella sicurezza consentendogli un sostanziale balzo in avanti nella qualità della vita. In città si avverte in maniera palpabile la sensazione di sicurezza tra i cittadini. Proprio per coniugare sicurezza e ambiente, la regione Basilicata ha donato alla questura di Matera l'autoveicolo ecologico che, per le sue caratteristiche, verrà utilizzato per il pattugliamento dei vicoli del centro storico della città, chiusi al traffico, e nelle zone a traffico limitato.
In particolare l'autovettura verrà utilizzata nello storico "rione Sassi" che è preservato da qualsiasi forma d'inquinamento sia acustico che ambientale. I famosi Sassi di Matera sono stati iscritti nella lista dei
patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1993, rappresentando un ecosistema urbano straordinario, capace di far giungere fino a noi echi lontani di una vita semplice. I Sassi di Matera e della città stessa costituiscono un esempio eccezionale di accurata utilizzazione nel tempo delle risorse della natura come acqua, suolo, energia.
 
7. Castelnuovo Cilento (SA): se le maggiori città campane fanno da fanalino di coda nelle classifiche nazionali non è detto che qualche piccolo centro non adotti comportamenti esemplari per mantenere alta la propria qualità della vita: nè è un esempio questo comune che si è dato come obiettivo l 'orientare la comunità in scelte e comportamenti consapevoli partendo dal benessere per i bambini, perché dove stanno bene i bambini stanno bene tutti, gli anziani, i disabili, gli adulti. Inoltre ha aderito alla rete Città del Bio, ed ha deciso di investire sul fotovoltaico sui tetti delle strutture comunali e di favorire la realizzazione di progetti di produzione di energia dai rifiuti da parte di imprenditori privati.
 
8. Lanciano (CH): secondo una ricerca del periodico settimanale "Panorama" il comune abruzzese è l'unico borgo inserito tra i primi 100 in Italia oltre ad essere l'unico che rappresenta il sud della nostra penisola. Fra sentieri e rocche si riscopre tutta la genuinità e l'ospitalità della gente appenninica.

Dove si vive meglio: qualità della vita nelle isole italiane

9. Cagliari: Cagliari è città di mare, di colline, aree archeologiche e vasti parchi naturali. I percorsi ambientalistici stanno diventando uno dei motori di sviluppo della città. Lo stesso vale per per le aree archeologiche capaci di dare uno slancio nuovo alla città. Le città sarde in generale non hanno dei buoni posti nelle classifiche e faticano a migliorare la propria qualità di vita ma ce la stando mettendo tutta per emergere a livello nazionale.
Cagliari ha un tasso di
inquinamento atmosferico e acustico significativo ed è per questo che con molto impegno sta invogliando la popolazione ad utilizzare sempre meno i propri mezzi a favore di una delle innumerevoli alternative di trasporto pubblico meno inquinante. All’interno di questo progetto avrà inoltre particolare importanza la linea di Metropolitana leggera attiva a Cagliari ormai da circa 3 anni ma purtroppo sottoutilizzata, nonostante i notevoli vantaggi e benefici che si avrebbero con il suo sfruttamento. Perchè in una città meno inquinata dove si può tornare a respiare aria pura salmastra si può viveve molto meglio!
 
10. Aci Bonnaccorsi (CT): si trova sul versante sud-orientale dell'Etna e come una terrazza si affaccia sullo Jonio. La posizione collinare vista mare rendono il clima mite e piacevole. Qua si fà la raccolta differenziata porta a porta e una fontanella eco-sostenibile, di concezione moderna, eroga al bisogno acqua minerale naturale e gasata, fredda o a temperatura ambiente. Il tutto a costo zero. Un’altra bandiera di quel Sud troppo spesso additato, a torto, come zona depressa e arretrata del Paese, priva di inventiva e voglia di mettersi in gioco.

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