martedì 19 novembre 2013

Condoglianze del calcio

L'alluvione ha devastato la Sardegna, in particolare il nord: comunicati e cordogli da parte dei club, contro la Roma Cagliari col lutto al braccio. Ci sarà un minuto di silenzio.

 
Una tragedia immane. Di cui probabilmente, rispetto alle idiozie a cui siamo abituati, se ne parlerà troppo poco. Sardegna in ginocchio, soprautto al Nord, dopo l'alluvione che l'ha colpita dalla giornata di ieri. Morti, dispersi, distruzione. Una catastrofe.

In mezzo alla tristezza del popolo sardo, o magari anche italiano, visto come ci si ricordi di esso solo per vacanze e tragedie, ha tutto poco senso. Compreso il calcio. In tutto questo lunedì il
Cagliari
, la squadra che rappresenta l'intera isola, unica ad essere mai arrivata in Serie A, giocherà con la morte nel cuore.

Sfiderà la capolista Roma, magari avrà un motivo in più per vincere, per ricordare bimbi, uomini, donne ed anziani scomparsi nelle ultime ore: scenderà in campo all'Olimpico, stadio fortunato delle ultime due annate, con il lutto al braccio.
 

Probabile, quasi sicuro, anche il minuto di raccoglimento in tutte le serie professionistiche italiane per ricordare le vittime della tragedia. A ricordarle ci ha pensato anche lo stesso club di Massimo Cellino, attraverso una nota sul proprio sito ufficiale.

"Presidente, giocatori, staff tecnico e dipendenti del Cagliari Calcio esprimono cordoglio ai familliari delle vittime dell'alluvione che ha travolto diverse zone della Sardegna. Una tragedia inaccettabile che colpisce al cuore, per proporzioni e tragiche conseguenze. In questo momento, mentre ancora si fa il drammatico resoconto, ci rende comunque orgogliosi sapere che l'intera Sardegna si stringe nell'abbraccio della solidarietà. Siamo sicuri che il popolo sardo saprà ancora risollevarsi da questa nuova e devastante catastrofe".


Non solo la società cagliaritana, ma tanti club di Serie A hanno voluto esprimere cordoglio e vicinanza, tra cui il Genoa, l'Inter e il Milan: "Il ricordo di tutte le iniziative speciali rossonere a Villasimius e a Santa Margherita di Pula, la tradizionale amicizia con il presidente Cellino, la simpatia con cui il Milan è stato sempre accolto in Sardegna. Tutto questo, oltre alla solidarietà umana e al senso di affetto verso una parte significativa del nostro Paese, spinge il Milan e i Milanisti a dichiararsi commossi, solidali e vicini ad ogni forma di aiuto verso i Sardi e la Sardegna".
Ora che si pensi ad aiutare, a ricostruire. Senza darsi addosso, senza cercare i colpevoli. Magari la prossima volta si proverà ad evitare le solite tragedie, prevenibili. Peccato non si impari mai.

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