Dopo la tragica alluvione in Sardegna scatta su Facebook la solidarietà degli utenti per aiutare gli sfollati.
Diciotto morti, 2.737 persone evacuate, scuole chiuse, black-out elettrici, case e strade allagate: è questo il tragico bollettino che ci racconta la devastazione della Sardegna il giorno dopo il passaggio del ciclone "Cleopatra" che ha scaricato in una sola giornata la quantità d'acqua che cade normalmente in un anno sull'isola.
Come è già accaduto in passato in situazioni simili Facebook nelle ultime ore è diventato un punto di contatto fondamentale per gli abitanti dell'isola che hanno dato dimostrazione della propria solidarietà tra le pagine del social network.
Da ieri sera è nato su Facebook l'evento Apriamo le nostre case ai nostri concittadini creato da Emanuele Caraglio. La pagina ha lo scopo di mettere in contatto tutti i cittadini sardi che hanno bisogno di aiuto e coloro che sono disposti ad offrirlo.
Caraglio ha contattato oltre 2mila utenti favorendo la distribuzione di gruppi elettrogeni e pompe per aspirare l'acqua da dentro casa e mettendo in comunicazione i familiari che non vivono più in Sardegna con i parenti sull'isola. L'evento, inoltre, è diventato una bacheca online che fa da ponte di solidarietà tra i cittadini evacuati e chi offre loro una sistemazione dove passare le prime ore dopo la tragedia.
Durante la notte Facebook è diventato anche il luogo dove si sono raccontatetestimonianze drammatiche come quella di Claudio Moica che ha lanciato il suo grido di aiuto sul social network: "Siamo in situazione d allerta... siamo un gruppo di persone rimasto incastrato tra via Giotto e via Tintoretto... il fiume vicino via Barcellona ha straripato e non possiamo uscire da qui... tutte e quattro le vie attorno a noi son bloccate col rischio che si alzi il livello dell'acqua... per ora la situazione sembrerebbe stazionaria... ma sta arrivando pian piano verso le nostre macchine... per favore... chi è a contatto con qualsiasi forza dell ordine... protezione civile o qualsiasi forma d'aiuto... ci serve una mano!!!". Poche ore dopo lo stesso Claudio ha aggiornato il suo post con queste parole: "Qui x ora sembra tutto calmo... stiamo aspettando che si abbassi il livello dell'acqua ...sembriamo dei topi in gabbia. Io non penso x me... posso anke dormire in macchina... ma c'è gente con bambini realmente disperata... Non riusciamo a muoverci... caz... ...siamo circondati dal fiume in piena".
La situazione in Sardegna resta tutt'ora drammatica ed il Consiglio dei Ministri ha dichiarato questa mattina lo stato di emergenza dell'isola. Mentre su Facebook è partita la gara di solidarietà tra i cittadini su Twitter è arrivata anche la solidarietà del presidente del Parlamento europeo Schulz che ha scritto:"Solidarietà #PE alla #Sardegna e alle vittime del maltempo in queste ore difficili".
La
Sardegna in lutto. La comunità sarda del social network più famoso al
mondo porta come immagine del profilo i quattro mori vestiti a lutto.
L'isola piange le sue vittime e lo fa attraverso gruppi, eventi nati a
poche ore della devastazione. Nati appositamente per informare su come
poter aiutare le zone colpite dall'alluvione. Facebook quindi come
strumento di solidarietà, testimonia che il social network dove la
maggio rparte delle persone passa il tempo libero può essere anche usato
come strumento di grande solidarietà che parte dal basso, capace di
unirsi e creare un movimento per aituare concretamente. Testimonianza
sono le migliaia di condivisioni nella ricerca di vestiario,
cibo,coperte alloggio, ristoro. E della altrettante persone che hanno
risposto con la loro solidarietà al grido di aiuto di una regione in
ginocchio, a causa di uno degli eventi più catastrofici degli ultimi
anni. - See more at:
http://www.castedduonline.it/cagliari/centro-storico/10991/migliaia-di-sardi-con-i-quattro-mori-vestiti-a-lutto-il-dolore-su-fb.html#sthash.65xaX6WJ.dpuf
La
Sardegna in lutto. La comunità sarda del social network più famoso al
mondo porta come immagine del profilo i quattro mori vestiti a lutto.
L'isola piange le sue vittime e lo fa attraverso gruppi, eventi nati a
poche ore della devastazione. Nati appositamente per informare su come
poter aiutare le zone colpite dall'alluvione. Facebook quindi come
strumento di solidarietà, testimonia che il social network dove la
maggio rparte delle persone passa il tempo libero può essere anche usato
come strumento di grande solidarietà che parte dal basso, capace di
unirsi e creare un movimento per aituare concretamente. Testimonianza
sono le migliaia di condivisioni nella ricerca di vestiario,
cibo,coperte alloggio, ristoro. E della altrettante persone che hanno
risposto con la loro solidarietà al grido di aiuto di una regione in
ginocchio, a causa di uno degli eventi più catastrofici degli ultimi
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Sardegna in lutto. La comunità sarda del social network più famoso al
mondo porta come immagine del profilo i quattro mori vestiti a lutto.
L'isola piange le sue vittime e lo fa attraverso gruppi, eventi nati a
poche ore della devastazione. Nati appositamente per informare su come
poter aiutare le zone colpite dall'alluvione. Facebook quindi come
strumento di solidarietà, testimonia che il social network dove la
maggio rparte delle persone passa il tempo libero può essere anche usato
come strumento di grande solidarietà che parte dal basso, capace di
unirsi e creare un movimento per aituare concretamente. Testimonianza
sono le migliaia di condivisioni nella ricerca di vestiario,
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ginocchio, a causa di uno degli eventi più catastrofici degli ultimi
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